Notte stellata

La Notte stellata è un olio su tela (73,7 cm × 92,1 cm) di Vincent van Gogh, databile al giugno del 1889 e conservato nel Museum of Modern Art di New York.

Vera e propria icona della pittura occidentale, il dipinto raffigura un paesaggio notturno di Saint-Rémy-de-Provence, poco prima del sorgere del sole.

Sin dal suo arrivo ad Arles, nel 1888, la rappresentazione degli “effetti di notte” diventa una preoccupazione costante per Van Gogh. Nel periodo di ricovero in manicomio l’artista realizza Notte stellata, opera che si coglie con immediatezza, apparentemente semplice, ma di natura molto complessa.

In primo piano l’artista ha dipinto un alto cipresso scuro. In una piccola valle è situato un paesino, simile a un villaggio olandese in cui era nato, dominato dalla cuspide di un campanile. Sullo sfondo, alte colline tagliano la tela diagonalmente, così che la maggior parte della superficie pittorica è occupata dalla falce di luna e dal vasto cielo stellato.

Nel periodo di realizzazione di questa tela, i quadri di Van Gogh si caricano di significati simbolici: il cipresso rappresenta quasi l’aspirazione all’infinito, la forza della pace cercata, specchio dell’anima del pittore; il paesaggio, a prima vista idilliaco e riconciliante, manifesta invece la personalità tormentata di Van Gogh. Le colline, trattate con linee ondulate e parallele, sembrano minacciose acque ribollenti, mentre il cielo vorticoso, con stelle più o meno splendenti, pare percorso da pericolose palle di fuoco trascinate dalla corrente dello spazio. Questo effetto è dato dall’artista grazie alla particolare tecnica pittorica: il colore, di consistenza molto fluida, è steso con uno spessore minimo, a piccoli tocchi ravvicinati, lasciando a tratti piccoli spazi vuoti, dai quali si intravede anche la trama della tela sottostante che, in corrispondenza delle stelle, ne simula il tremolio.

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